Missione compiuta per Luca Lunghi e il quattro con azzurro alla Coppa del mondo di Varese 2015.
Il cussino, assieme a Tommaso Schettino, Paola Protopapa, Lucilla Agliotti e al timoniere Giuseppe Di Capua, hanno confermato la medaglia d’argento mondiale tenendo testa a tutti gli sfidanti tranne all’imbattibile Gran Bretagna. Nelle batterie del giovedì le indicazioni sono state poco incoraggianti per merito degli avversari, con gli inglesi che hanno fatto segnare il record del mondo di specialità e le altre barche che hanno cominciato a viaggiare come fulmini rispetto all’ultimo appuntamento continentale di un mese fa. Ma la barca azzurra non si è fatta intimorire ed è scesa in acqua con la consueta concentrazione, vincendo la batteria davanti a Ucraina e Francia e facendo registrare il secondo tempo assoluto. Il giorno delle finali è stato messo a rischio dal vento, che ha fatto gelare Lunghi e compagni: <<Nelle ultime settimane abbiamo provato un’innovazione tecnica che nessuno ha mai osato in una gara mondiale, una variazione allo scafo che ha portato il timoniere seduto a poppa anziché infilato a prua nella chiglia della barca, come da sempre avviene nel canottaggio sul quattro con timoniere. Il forte vento avrebbe potuto compromettere la stabilità della barca creando problemi di direzione in gara, ma “Peppiniello” Di Capua ci ha tranquillizzati dall’alto dei suoi oltre trent’anni al timone in nazionale>>. La gara diventa il solito capolavoro tattico con una partenza veloce ed un passo di gara capace di controllare gli avversari, con la Gran Bretagna iridata in carica che resta imbattibile, l’Ucraina che scende dal podio a favore della Francia, mai così a punto fino ad ora.
Per gli azzurri si prospetta ancora grande lavoro a Roma nei mesi di luglio e agosto, dove sono previste due sessioni di raduno nazionale per il gruppo paralimpico. Presso le strutture della Canottieri Salaria, coach Dario Naccari e tutto lo staff tecnico si dedicheranno a migliorare ancora il nuovo assetto dell’imbarcazione, che ha il ruolo di rendere più facile per il timoniere gestire le diverse disabilità in campo in una barca Adaptive. L’obiettivo è sempre quello di avvicinare gli imbattibili inglesi, con poco più di un anno di tempo prima dell’olimpiade di Rio de Janeiro e a due mesi dal mondiale di Aiguebelette (Francia).
Davide Ghidoni