mercoledì 9 settembre 2015

Lunghi verso le Para Olimpiadi di Rio

L’eterno Luca Lunghi può ancora sognare un anno, dopo l’ottima prestazione ai mondiali Pararowing che si sono tinti d’azzurro sul bacino francese di Aiguebelette. Ci ha raccontato le emozioni del quarto posto assoluto, risultato che fino a tre anni fa sembrava fantascienza con una barca da rifondare e il livello che ogni anno diventa più elevato. Una prestazione perfetta, per come è maturata negli ultimi mesi, che porta la barca del quattro con LTA MIX direttamente a Rio de Janeiro 2016 per le Paralimpiadi. <<Una gara durissima - commenta Luca Lunghi – la batteria è sembrata facile ma l’abbiamo vinta con troppa fatica, la barca non girava come volevamo ed è subentrata un po’ di preoccupazione. La nostra arma in più è stato Peppiniello di Capua, il mitico timoniere dei fratelli Abbagnale, che ha lavorato mentalmente per farci capire che la nostra preparazione fisica ci avrebbe portato al top per la finale>>.
La semifinale è stata la gara più importante, l’obiettivo era qualificare la barca per Rio 2016, a cui accedono di diritto solo i finalisti di Aiguebelette. L’estense Lunghi, Tommaso Schettino, Paola Protopapa, Lucilla Agliotti e Giuseppe Di Capua si sono presentati in partenza caricati a dovere e convinti dei propri mezzi. <<Era la nostra gara, avevamo contro la gran Bretagna iridata in carica e tanti ottimi outsider, ma al via ci siamo scrollati di dosso i timori e abbiamo controllato un secondo posto che ci ha qualificati per la Paralimpiade. Il mondiale non era finito, ma avevamo raggiunto il primo obiettivo e nulla ci era precluso per la finale. La gioia era immensa, ma ci aspettava ancora l’ultimo passo per rendere speciale un anno di lavoro insieme>>.
Il giorno della finale gli occhi erano tutti su Gran Bretagna, USA e Canada, con le ultime due barche che hanno dominato l’altra semifinale e hanno dimostrato di meritare il podio mondiale. Al via la barca italiana è sembrata più lenta delle tre favorite, ma mentre gli inglesi e gli americani si staccavano, il Canada ha ricevuto l’assalto degli azzurri di metà percorso e ha tremato dietro i colpi di Lunghi e compagni, che non hanno completato la rimonta e sono giunti stremati al quarto posto per soli due secondi. <<Quando arrivi alla fine di un mondiale con una barca che va esattamente come speravi, quando sai di aver dato tutto e che il tuo equipaggio ha fatto altrettanto, non resta che fare i complimenti a chi è stato più forte di te. Speravamo nel podio, lo abbiamo quasi raggiunto, ma un quarto posto a dodici mesi da un’Olimpiade è l’ennesima sfida che ci terrà concentrati ancora un anno, con l’arma in più del fantastico staff azzurro che ha sempre tifato per noi nei momenti difficili>>.
La positività del cussino Luca Lunghi è contagiosa, ci sono ancora due secondi da limare per meritarsi una medaglia pesantissima al collo, ma il volo per Rio si può prenotare, e rimane un anno per chiudere in bellezza l’infinita carriera di un vogatore che da oltre 20 anni, a fasi alterne, veste l’azzurro e porta in giro per il mondo il nome del Cus Ferrara.

Davide Ghidoni