lunedì 7 maggio 2012

Calderoni vince la Coppa del Mondo

Può esplodere la gioia in casa Cus, con Pierre Calderoni che corona un sogno che farà inorgoglire il canottaggio della nostra città e tutto lo sport ferrarese. La sua partecipazione nella nazionale paralimpica a Londra 2012 ora è ormai una certezza dopo aver vinto la Coppa del mondo a Belgrado (Serbia) sul quattro con timoniere Adaptive. L’obiettivo era piazzare il quattro con timoniere LTA misto sul podio, risultato che avrebbe permesso alla Federazione di poter portare in Gran Bretagna cinque protagonisti di un inverno di fatica e di dure selezioni. Ma l’equipaggio, scelto tra una rosa ampissima ad inizio anno che si è nei mesi ristretta fino a un’élite di cui Calderoni ora fa parte, è andato oltre, presentandosi alla finalissima con una carica agonistica da spezzare i remi al primo colpo. Il nostro Pierre, Andrea Marcaccini, Florinda Trombetta, Mahila Di Battista e il timoniere Alessandro Franzetti hanno dipinto la prestazione perfetta, quella che ripaga di tanti sacrifici e permette in un solo colpo di realizzare il sogno di una vita come la partecipazione ad un’Olimpiade che, se tutto dovesse rimanere invariato in termini di prestazioni, vedrà impiegati gli stessi atleti azzurri detentori della Coppa. Una gara tiratissima, con Brasile e Sudafrica ad attaccare come forsennati alla ricerca della testa della gara, e gli azzurri pronti alle spalle ad approfittarne dopo aver visto sfiancarsi tra loro gli avversari. A metà gara la prua tricolore è già in testa, ma il finale si risolve a favore di Calderoni e compagni solo al fotofinish, con i tre equipaggi racchiusi in un impercettibile secondo, con Bielorussia, Russia ed Estonia spettatori d’eccezione dal quarto al sesto posto. L’atleta ferrarese, dopo anni passati a sgomitare per un posto sulle barche cussine dei normodotati, ora è cresciuto e brilla come la stella più luminosa che lo sport paralimpico della nostra città ha in questo momento. La soddisfazione del suo tecnico Gabriele Braghiroli è l’immagine di una società giovane e determinata a rinascere con il suo vivaio di speranze, che prenderà da Pierre tutta la rabbia agonistica per primeggiare in ogni campo di regata, sia esso uno specchio d’acqua regionale, oppure un bacino olimpico. Ma il coach cussino tiene ancora tutti col fiato sospeso: << Ora la barca è qualificata, ma non gli uomini. Ci sono possibilità, anche se remote, che i tecnici decidano, durante il raduno preolimpico, di provare nuovi assetti, e questa scelta potrebbe creare ancora dubbi sulla formazione che scenderà in acqua a settembre a Londra. Sono molti i mesi che ci separano dall’evento, e Pierre dovrà dimostrare di continuare a meritarsi il posto da titolare dando il massimo e anche di più, se necessario>>.
 
Davide Ghidoni