Il Cus Ferrara festeggia un altro titolo italiano, e la felicità di Luca Lunghi è l'emblema di una società che riparte con i vecchi alfieri per spiegare, nel migliore dei modi, quello che è il sacrificio del canottaggio ai più giovani.
A Sabaudia (Latina), il quattro con Adaptive della nazionale formato dal cussino Lunghi, Andrea Marcaccini della Canottieri Firenze, Paola Protopapa, Tommaso Schettino e Gaetano Iannuzzi della Canottieri Aniene, ha dimostrato, con l'ennesima prova di carattere, di fare sul serio in vista di Rio 2016, segnalando un tempo finale migliore delle ultime uscite in campo internazionale, e dimostrando di avere ancora margine di miglioramento. Felicità doppia per il Cus, che ha portato sul podio anche il ferrarese Pierre Calderoni, medaglia d'argento con Andreas Romitelli della Canottieri Lario, Mahila Di Battista, Omar Airolo e Alessandro Magro della Canottieri Gavirate. Calderoni, che ha riposato qualche mese dopo due anni ricchi di medaglie e soddisfazioni internazionali, spera di ritrovare gli stimoli giusti dopo questa gara, nell'età difficile dei 18 anni che da sempre è l'anno delle scelte negli sport dilettantistici. Ora il sogno è di vederli entrambi in Brasile, se i due vogatori estensi sapranno meritarsi, con il consueto sacrificio nei durissimi inverni di allenamenti, la convocazione in azzurro per i prossimi mondiali 2014.
E' andata meno bene agli atleti impegnati nella categoria Under 18, che hanno avuto il merito di guadagnare la finale con entrambi gli equipaggi del due senza e del quattro senza, ma hanno dovuto scegliere in quale dare il 100%. Giacomo Braghiroli e Giovanni Balboni, qualificatisi per l'ultimo atto sia in coppia, sia assieme a Vittorio Sandri e Enrico Paolazzi, si sono trovati due finalissime a pochi minuti di distanza l'una dall'altra e con poca possibilità di riprendere fiato. Coach Gabriele Braghiroli ha così deciso di non far spingere la finale al due senza per presentarsi ai barchini di partenza con il quattro senza al massimo delle possibilità, scelta rivelatasi giusta ma che non ha comunque fruttato più di un settimo posto. Non c'è nulla da recriminare, tuttavia, per i quattro cussini, che hanno incontrato avversari più forti e più in forma, e nemmeno la gara della vita avrebbe potuto portare un'altra medaglia a Ferrara.
Per i giovani vogatori estensi ora arriva il periodo più difficile dell'anno, con la programmazione degli allenamenti più intensa per tutte le categorie in vista della stagione 2013/2014, che ripartirà a novembre con la Coppa Italia.
Davide Ghidoni