Il Cus Ferrara Canottaggio chiude
la quarantesima stagione della sua storia remiera con un bilancio in linea con
le aspettative, dopo vent’anni nel meglio del remo italiano e una squadra da
rifondare dopo un repentino ricambio generazionale di atleti e tecnici. Solo
giovani nello staff tecnico al seguito di coach Gabriele Braghiroli, un occhio
particolare al vivaio e ridimensionamento del budget sono stati i dogmi imposti
dalla dirigenza, e i risultati si sono visti sia in termini numerici, con un
incremento di iscritti a tutti i corsi, sia nei risultati, che hanno visto la
partecipazione alla Paralimpiade di Londra di Pierre Calderoni. Il vessillo
cussino nella rassegna a cinque cerchi ha rappresentato l’apice di un percorso
netto che in ogni periodo dell’anno ha regalato soddisfazioni, partendo dal
mese di gennaio in cui la squadra, nelle gare di Pisa e Torino di Coppa Italia,
ha gettato le basi per raggiungere nella classifica a punti la medaglia di
bronzo con l’otto con timoniere Master, un risultato che ha galvanizzato i
senatori e rilanciato le ambizioni dell’intera squadra. Il gruppo agonistico
più in forma è parso l’Under 16/Under 18, potenzialmente una miniera d’oro da
cui trarre ottimi risultati già nel 2013. Pierre Calderoni, diciassettenne
dalla forza mentale fuori dall’ordinario, ha stupito tutti con un’impennata
nelle prestazioni che sono valsi la medaglia di bronzo ai Tricolori Indoor a
Livorno, la convocazione in azzurro categoria Adaptive, la vittoria in Coppa
del mondo a Belgrado sul quattro con, il carrello da titolare Londra 2012 e il
quinto posto finale che per pochi decimi poteva portare sul podio. Quando si dà
il cento per cento in allenamento e in gara il risultato non conta, e Calderoni
ha dispensato a Ferrara una lezione di sport che sarà di grande aiuto, ovvero
lavorare duro e sorridere sempre, recriminare mai, e pensare subito al futuro e
al modo di migliorarsi ancora.
La lezione deve essere appresa
dai compagni di squadra: Giacomo Braghiroli e Andrea Mistri avevano
impressionato con due quarti posti in due senza Ragazzi ai primi Meeting
nazionali ma, dopo un’estate travagliata e poco incisiva, ai tricolori di
categoria l’equipaggio più promettente non è andato oltre il sesto posto.
Stesso discorso per Maria Santini e Martina Balboni, partite al massimo con un
argento e un bronzo in Coppa Italia, un quarto e un quinto posto ai Meeting, e
un calo fisico nella parte più importante della stagione con il fallito attacco
al podio ai tricolori Junior.
Guardando oltre, il futuro è già
nelle mani dei nuovi vogatori estensi, con la squadra Under 14 di coach
Ballardini che ha conquistato consensi in ogni campo di gara, con piogge di
podi nelle gare zonali e tre medaglie d’oro al festival dei giovani, la
competizione nazionale più importante di categoria. A Corgeno (Va), il due
senza di Vittorio Sandri e Giovanni Balboni ha regalato la prestazione
dell’anno vincendo con autorità, così come hanno brillato il doppio di
Francesco Fausti e Filippo Gambetti e il singolo del giovanissimo Francesco
Fortini.
Il finale di stagione è stato un
crescendo di soddisfazioni, con sei titoli ai Campionati Regionali dell’Emilia
Romagna, la vittoria al Trofeo delle Regioni con Sandri e Balboni, l’argento ai
Campionati Italiani Adaptive con Calderoni, il bronzo in Coppa Italia di
Maristella Magnani e Maria Santini, e il quinto posto dell’otto con timoniere
ai Campionati italiani Master.
Il futuro è già alle porte, con
le prime regate di Coppa Italia a Pisa a il 27 gennaio e i Campionati Regionali
Indoor che si terranno il 3 febbraio al Cus in via Gramicia, e la squadra di
coach Braghiroli, coadiuvato da Edoardo Ballardini e Tommaso Balboni, tenterà
di raccogliere nella nuova stagione i frutti di una semina faticosa durata due
anni.
Davide Ghidoni